Come ha avuto inizio?

Quando ho aperto questa pagina, ero convinta che l’avrei riempita di contenuti ogni settimana, perché finalmente i nostri viaggi erano ripresi, dopo la pausa per la pandemia e la gravidanza.

Invece siamo fermi, ancora a causa del Covid, bloccati in casa in quarantena e quando vedo che si aggiunge qualche nuovo follower, mi sento la responsabilità di proseguire il percorso che ho iniziato, nato dall’idea di raccontare storie per intrattenervi.

Per cui, nonostante sia sul divano di casa, con una copertina di pile sulle gambe come una vecchietta, in un’orario in cui normalmente starei in auto nel traffico, oggi vi scrivo.

Vi racconto com'è partito tutto, com'è nata l'idea di comprare un camper

Io e Fla abbiamo sempre amato viaggiare. Stiamo insieme da 19 anni e non siamo mai stati attratti dallo shopping di vestiti, borse, scarpe e accessori. Non abbiamo mai passato un weekend al centro commerciale.

Quando eravamo ragazzi, appena si aveva un weekend libero dallo studio universitario e dal lavoro, si cercava un borgo, una sagra e si partiva, in moto, con l’auto di papà, poi finalmente con la nostra prima macchinina, piena di peluche, bagagli improvvisati e panini imbottiti. I soldi erano pochi, perché, nonostante entrambe lavorassimo, avevamo il sogno di comprarci una casa, per cui ci impegnavano a non intaccare la maggior parte dei nostri guadagni.

Nel 2008......

abbiamo trovato la casa giusta per noi, l’abbiamo ristrutturata e l’anno successivo ci siamo sposati. Nel frattempo oltre ad esplorare le regioni italiane, abbiamo iniziato a regalarci viaggi più lontani.

Per la laurea un giro dell’Andalusia, la successiva Parigi, un’estate in Corsica, in Croazia, Messico e Cuba come viaggio di nozze, poi New York, nel 2011 con il piccolo Saggio in pancia, pronto ad esplorare il mondo.

A differenza del pensiero di molti, avere un figlio non frena la voglia di viaggiare, anzi, aumenta il desiderio di mostrare le bellezze che ci circondano a quei grandi occhioni curiosi, di donargli esperienze diverse e meravigliose.

Certo, i bagagli aumentano e non si può sempre improvvisare, ma si può fare e se li si abitua fin da piccoli, loro crescono con l’idea che il loro mondo non si limiti alle mura domestiche.

Loro ricorderanno soprattutto ciò che li colpisce di più, i lupi dello zoo alpino e l’ascensore dell’albergo in Austria, il parco giochi e la statua sui cui arrampicarsi, ma si inizia così.

Un anno un collega camperista ci propone di noleggiare un mezzo e seguirlo in un viaggio attraverso l’Europa, durante le vacanze di Pasqua. Mete: Praga e Cracovia

Da piccoli avevamo provato entrambe l’esperienza dei viaggi itineranti, ma sempre in Italia. Però, la sensazione di svegliarsi al mattino e trovarsi ogni giorno in uno stato diverso, scoprire i cibi locali, curiosare tra i vicoletti ascoltando nuove sconosciute lingue, ammirando architetture molto diverse dalla nostra, vedendo scorrere maestose città e paesi i rurali dal parabrezza, ci ha caricato di enorme entusiasmo. 

Abbiamo abbattuto alcuni pregiudizi, dovuti ad ignoranza nostra, sui paesi dell’est Europa che abbiamo visitato, siamo scesi nel cuore della terra per scoprire le miniere di sale di Wielicza, e ci si sono attorcigliate le budella davanti alla barbarie dei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Ci siamo baciati sul ponte Carlo a Praga.

Da lì non ci siamo più fermati.

Abbiamo noleggiato il camper una seconda volta e poi abbiamo iniziato a guardare i modelli usati in vendita.

Nel frattempo nella mia pancia il Terremoto cominciava a tirare i primi calci, senza fretta di uscire. Con lui siamo stati a Londra, da degli amici e al ritorno abbiamo fatto il nostro acquisto, rinnovando la promessa di donare anche a lui le bellezze del nostro pianeta.

L’abbiamo visto imparare le prime parole sulla Romantische Strasse, ammirare la ruota panoramica nello storico parco divertimenti di Vienna, sgambettare strusciando le scarpine nel canyon di ocra in Provenza, giocare nel giardino degli amici in Svizzera.

Abbiamo saputo che il Cucciolo stava arrivando con uno sguardo complice in un paesino sulle colline del Chianti in Toscana, durante un viaggio lungo la via Francigena, che vi racconterò in un prossimo post.

Da lì abbiamo deciso di cambiare camper, per un mezzo più nuovo, più grande e che soprattutto avesse la possibilità di ancorare i 3 seggiolini auto, perché prima della comodità vogliamo garantire ai nostri bimbi di viaggiare sicuri.

Il Cucciolo è nato nell’anno del Covid, la mia pancia cresceva nascosta dagli sguardi di tutti, in pieno lockdown. Appena c’è stata la possibilità, siamo ripartiti, ovetto, pannolini e fascia portabebè, fratelli, giochi, compiti e tanta voglia di viaggiare.

Ed eccoci qui, bloccati sul divano, progettando il prossimo viaggio.
Seguiteci on the road…

5/5

Di dove siamo

Micky

Micky è sempre stata una bambina curiosa e chiacchierona, è cresciuta in mezzo ai libri, considerati non come oggetti di arredamento, ma come “passaporte” verso mondi fantastici reali o immaginari. Grazie agli insegnamenti di nonni, genitori e maestri, ha conservato la voglia di frugare tra le pagine per cercare aneddoti e curiosità, e ora che è troppo grande per sedersi in braccio a chi le vuol bene per ascoltarne i racconti, ha deciso di ricoprire lei questo ruolo.
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Mauro Serioli
Mauro Serioli
2 anni fa

Mi sono emozionato nel leggere quello che io conoscevo già, siete splendidi e con voi è sempre un piacere poter condividere i viaggi e e le nuove esperienze da scoprire….buon viaggio

Micky&Fla
Admin
2 anni fa
Reply to  Mauro Serioli

Grazie Mauro, sei stato uno dei protagonisti dei nostri viaggi, e ci auguriamo tu lo sia ancora in futuro!