Sale Marasino n° 74
SALE MARASINO – PANCHINA GIALLO OCRA
Questa settimana ci affacciamo sull’altro lago che bagna le sponde bresciane. Lasciamo la macchina a Sale Marasino, il primo parcheggio che incontriamo ha un sistema di pagamento assurdo, bisogna lasciare l’auto e scendere verso il paese a cercare un biglietto da grattare e riposizionare in macchina. Preferiamo tentare la sorte e salire più su, verso la frazione di Maspiano, anche se la strada è stretta, siamo fortunati e troviamo un unico posteggio vicino alla chiesa di San Giacomo, patrono dei pellegrini, a cui rendiamo un silenzioso omaggio sbirciando nella chiesa.
La via Valeriana
Da qui passa l’antica via Valeriana, una strada a mezza montagna che si snoda lungo il lago d’Iseo e la Val Camonica, percorso fin dalla preistoria, per raggiungere la pianura dalle valli camune, poi caduto in disuso nel XIX secolo e recuperato dalla Comunità Montana dell’Alto Sebino nel 2018. Il ciottolato, la chiesetta, la grande fontana, la piazzetta e i muri che la circondano ci fanno fare un piccolo salto nel Medioevo.
Oggi, però, la nostra meta è un’altra, per cui ci lasciamo alle spalle il percorso dei pellegrini e iniziamo la ripida salita, prima su asfalto, che con il caldo di giugno mette a dura prova i nostri piccoli camminatori, poi finalmente nel bosco. Brontolii e sbuffi del Terremoto fanno da sottofondo, mentre il Cucciolo è felice, nello zaino, come sempre quando lo si porta in giro. Il Saggio oggi si lascia incantare da piccoli deliziosi dettagli del paesaggio, una fioriera in metallo a forma di cavallo, gli strani nomi dei sentieri e chiacchiera senza lamentarsi.
La salita in effetti è impegnativa per noi che non siamo assidui scalatori, ma una volta giunti alla panchina, il panorama è mozzafiato, si ammira dall’alto tutto il lago d’Iseo e Montisola. Acqua, foto di rito e discesa, per cercare il bar in cui fare merenda e ricevere il timbro che ci siamo conquistati. Se voleste proseguire la gita Sale Marasino offre una piacevole passeggiata, ma noi la rinviamo in occasione dell’annuale Sagra della Zucca, giornata in cui il paese si agghinda a festa. Buon cammino.